ORVIETO – Con il concerto inaugurale del restauro dell’Organo monumentale del Duomo di Orvieto a chiusura del Convegno storico internazionale su “Cristo e il potere, dal Medioevo all’Età moderna. Teologa, antropologia e politica”, si aprono ad Orvieto le celebrazioni in occasione del IV centenario della morte dell’illustre architetto e scultore orvietano, Ippolito Scalza, promosse dall’Opera del Duomo di Orvieto, d’intesa con il Comune di Orvieto e in collaborazione con altri enti e istituzioni.
Si tratta di una serie di iniziative volte a celebrare uno dei più rappresentativi protagonisti del secolare cantiere della cattedrale e della cultura del tardo Rinascimento, cresciuto artisticamente nel solco di Michelangelo.
Il Comitato d’onore e quello scientifico appositamente costituiti includono numerose personalità del mondo della cultura e dell’arte.
Come già detto, il primo atteso appuntamento è quello della cerimonia di restituzione dell’antico organo della cattedrale di cui si è appena concluso il complesso intervento di restauro, cofinanziato con il concorso della Fondazione CRO, volto a restituire funzionalità allo strumento che conserva ancora la monumentale mostra in legno dipinto, realizzata su progetto di Scalza nel 1583.
Venerdì 18 novembre presso il museo MODO in collaborazione con l’ISAO / Istituto Storico Artistico Orvietano, verrà invece presentato l’opera nota come l’autoritratto di Ippolito Scalza, ovvero il modello in argilla della testa del S. Tommaso Apostolo, recentemente restaurata da Elisabeth Huber dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro.
Altre importanti iniziative si terranno successivamente, a Orvieto e a Roma dove, in collaborazione con il Dipartimento di Storia Restauro e Disegno dell’Architettura di Sapienza Università di Roma, è in programma nella primavera 2017 un convegno in onore di Ippolito Scalza dedicato al duomo di Orvieto e alle sue trasformazioni.
I disegni di Ippolito Scalza per il duomo e per la città saranno al centro di una mostra itinerante che comprenderà significativi documenti d’archivio oltre che antiche e inedite immagini che insieme restituiranno il “volto scalziano” che connota inconfondibilmente Orvieto.
Sarà questo anche il momento per promuovere un percorso di studio e di riscoperta dell’attività e della produzione di Ippolito Scalza nell’Umbria meridionale e in alcuni centri vicini del Lazio e della Toscana con itinerari di visita, mostre e momenti di incontro.
In questa cornice storica, assume un particolare significato l’annunciato progetto per il reinserimento nella cattedrale orvietana delle statue degli Apostoli e dell’Annunciazione, già presentato nel convegno orvietano del 2007 e recentemente riproposto nella giornata di studi svoltasi presso i Musei Vaticani.
Dentro e fuori da “Il Coro” … In una chiesa sconsacrata un’esperienza ultra sensoriale per occhi e palato
Coro. Come quello di una chiesa. Come insieme di sfumature, di voci, di suoni … In questo caso...