Massimo Gnagnarini – assessore al bilancio del Comune di Orvieto.
L’Emerito Sindaco Concina rivendica le sue fatiche e quelle degli 11 o 12 assessori che nominò nel corso della sua sindacatura dopo che gli toccò ereditare un comune con 8 Mln di deficit riconsegnandolo, dopo cinque anni, con altrettanti 8 Mln di deficit nonostante avesse svenduto mezzo patrimonio dell’Ente.
E’ così sorpreso l’ex Sindaco del fatto che il suo successore, nel giro di 24 mesi, abbia già dimezzato quel dannato deficit che sembra quasi tirare un sospiro di sollievo dopo che la Corte dei Conti ha negato l’applicazione di una norma che quel deficit lo avrebbe azzerato del tutto.
Sostiene l’ex Sindaco di aver eliminato lui la piaga degli Swap. Magari ! Essi , purtroppo, gravano ancora come una spada di Damocle sul collo di questa amministrazione appesi come sono a una sentenza di tribunale che chissà quando arriverà e con quale esito.
Ma ciò che, invece, di più stupisce e trovo stonato nel linguaggio del Sindaco Emerito, perlomeno rispetto a come ci aveva abituato il manager emerito, sono le grasse espressioni in perfetto stile politichese tipo “ logiche di basso profilo” oppure “ manovre di piccolo cabottaggio” piuttosto che “insensata e allegra gestione del denaro pubblico” o “politiche di corto respiro”.
Su una cosa però concordo con Toni ( mi permetto il tono amicale per i buoni rapporti e la stima che nutro) nessuno o molto pochi studiano, studiano e studiano prima di parlare e intervenire su bilanci e questioni finanziarie.
Se così non fosse apparirebbe più chiaro a molti che le differenze tra l’Amministrazione Concina e l’Amministrazione Germani non va ricercata tra rigoristi e dissipatori oppure tra più bravi e meno bravi , entrambe infatti hanno concorso a migliorare la situazione finanziaria del Comune di Orvieto producendo plusvalenze e avanzi di gestione a partire dal 2011 e fino ad oggi.
La vera diversità sta nel fatto che le plusvalenze fino al 2013 derivavano da tagli alla spesa e da riduzioni di servizi ai cittadini nonché da vendite del patrimonio messe in atto dall’ amministrazione di centrodestra, mentre le plusvalenze attuali , ricavate dall’amministrazione di centrosinistra , derivano esclusivamente da nuove entrate gestionali (Incremento tariffe parcheggi per i non residenti, incremento proventi da beni culturali, ecc.. ) e dal recupero evasione ( In particolare ICI e IMU per 850.000 euro in capo alla multinazionale E.On ) senza operare alcun taglio o riduzione di servizi o alienazioni dei beni di tutti.
Quanto a Maurizio Romizi e Piergiorgio Pizzo, bravi e simpatici ex assessori al bilancio, ne sentiamo la mancanza anche se, forse, di meno è sembrato mancassero agli orvietani quando si è votato.
Purtroppo come si dice a Napoli “Quanno esceno ‘e statue argiente, e’ fernuta ‘a prucessione” , ovvero le persone più importanti arrivano sempre per ultime.