L’assessore Massimo Gnagnarini risponde alla consigliera del M5S Lucia Vergagliain merito all’uscita anticipata dal predissesto.
Non so cosa la Signora Vergaglia abbia relazionato all’Europarlamento nei giorni in cui il Consiglio comunale di Orvieto, di cui lei fa parte, ha approvato la proposta di rimodulazione del Piano di Rientro dal Predissesto.
Spero che in sede internazionale il suo contributo alle politiche continentali sia stato piu’ utile e informato di quello che, bonta’ sua, ci ha voluto consegnare oggi a mezzo stampa sulla proposta di rimodulazione e uscita anticipata dallo stato di predissesto del Comune di Orvieto. Non c’e’ nessuna nuova norma del governo, ad oggi, che interrompe o impedidisce quanto annunciato e intrapreso dall’Amministrazione comunale.
A tal proposito la Corte dei Conti ha preso in esame la delibera del Consiglio comunale del 16 giugno scorso e con propria Deliberazione del 5 luglio u.s. non ne ha rilevato alcuna illeggittimita’ o irricevibilita´ richiedendoci, anzi, ulteriore documentazione al fine di convalidare e o rideterminare il saldo residuo di abbattimento del deficit in correlazione alla contabilizzazione dei residui attivi e passivi con l’entrata in vigore della nuova contabilita’ armonizzata.
La norma a cui confusamente fa riferimento la Signora Vergaglia e’ relativa a un fraintendimento in cui erano caduti alcuni comuni circa la possibilita’ di allungare fino a 30 anni l’originale piano di rientro, mentre qui noi lo vogliamo accorciare in virtu’ dei maggiori risparmi conseguiti e quindi arrivare a un’uscita anticipata rispetto alla scadenza fissata nel 2023.
Per quanto riguarda le tasse la consigliera pentastellata sa che a Orvieto, gia’ da questo 2016, il carico fiscale locale e’ stato ridotto del 25% ( TARI, TASI e IMU AGRICOLA), mentre per ridurre IMU e ADDIZIONALE IRPEF, nella nostra citta’ fissati sin dal 2012 ai massimi consentiti dalla legge, la condizione imprescindibile e’ proprio l’uscita dallo stato di predissesto.
Per quanto attiene al personale comunale, le carenze e le difficolta’, sono ormai tali che occorre sopperire con nuove assunzioni anch’esse , in parte, dipendenti dalla uscita del comune dallo stato di predissesto.
In conclusione, con grande rispetto della collega Vergaglia e anche con un pizzico di invidia per l’enorme consenso elettorale ottenuto dal suo Movimento, vorrei ad Ella segnalare di prestare attenzione a non confondere i problemi con le soluzioni come mi sembra , almeno in questa occasione, gli sia accaduto.
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