per “ Cambiamento Progressivo” – Fabrizio Trequattrini
Le ultime settimane sono state dense di avvenimenti significativi ad Orvieto e nel territorio. L’uscita dal pre-dissesto da parte del Comune di Orvieto, la definizione di un progetto di massima per le Aree Interne e la scelta che il Progetto Umbria Sud Ovest starà nella prima ondata dei finanziamenti, l’avanzamento dei lavori della complanare, i dati positivi del turismo, la decisione del Comitato Tecnico Regionale di bocciare le Pale Eoliche al Peglia, l’avvio di provvedimenti sul traffico e la sosta in linea con i programmi di governo.
Ma anche le vicende estremamente negative della Cassa di Risparmio, il permanere di una grave situazione economico sociale, i problemi irrisolti dell’Ospedale di Orvieto, i conflitti sul Teatro e la cultura in generale. Tutto questo richiederebbe e merita una grande capacità di ascolto della società, iniziative inclusive, la pratica della democrazia partecipativa che si possono realizzare solo se si mette in moto la politica e se funzionano Partiti e Movimenti Politici.
Purtroppo ad Orvieto dobbiamo registrare che tutto questo non avviene e ovviamente il maggior carico di responsabilità ricade sul maggior partito, il Partito Democratico. Il PD da ormai molti mesi è in mano ad un gruppo dirigente delegittimato che non fa i conti con la realtà e prosegue su una strada di sistematica violazione delle regole interne, che alla sentenza della Commissione di Garanzia che ribadiva la centralità dei Circoli e la legittimazione dei relativi Segretari, il Segretario risponde con il commissariamento degli stessi e con l’affiancamento di figure che nemmeno fanno parte del gruppo dirigente. A questo si unisce una una totale mancanza di proposta politica e di confronto con la coalizione di governo e con tutte le altre forze politiche.
Le ultime perle sono state la sostituzione d’ufficio dei dissidenti ( i Quindici ) surrogati con l’ alzata di mano dei pochi presenti nelle assemblee di Circolo e un documento politico nel quale si chiede un cambiamento degli assetti di giunta. Ovvero solo poltrone, posti, strapuntini. Chi immaginava che la Segreteria Scopetti si sarebbe contraddistinta per dinamismo e modernità si ritrova un Partito dove il dissenso interno viene liquidato con surroghe e promesse di posti di rilievo, con la soddisfazione di vecchi arnesi che trattano posti in segreteria e direzione quella “pace” tanto declamata ma allontanata sempre di più.
Cambiamento Progressivo si farà carico nelle prossime settimane di una iniziativa che porti al confronto sui temi della città tutti coloro che sono interessati alla Salvezza di Orvieto con il Lavoro e lo Sviluppo. “Ci dicono di non usare il simbolo del PD, non possono farlo, siamo sempre e comunque iscritti, ma ci interessa più il contenuto della ns. iniziativa che il discutere del nulla, che proseguano pure sulla strada dell’arroganza e del non rispetto delle regole, noi facciamo altro”.