La lettera di Silvio Manglaviti non ha necessità di commento. Ci accodiamo a lui nell’invito all’Amministrazione e alla Fondazione UJW affinché intrevengano nei confronti di TCI e richiedano, almeno moralmente, il pagamemnto dell’ingente danno.
Segue la lettera di Silvio Manglaviti.
Spettabile Signor Sindaco,
Spettabili Assessori,
Spettabile TCI,
Gentilissimi Tutti,
da Socio del Centenario, Antenna TCI per “Orvieto Città del Corpus Domini”, segnalo un grave refuso promozionale nel numero di dicembre 2014 di “TOURING”, tra le maggiori riviste di Turismo italiane; dove si riportano i più importanti appuntamenti artistici e culturali nazionali e all’estero.
A pag. 108 dell’Almanacco, segnalando l’unico festival in Italia, nel mese, ed unico jazzfestival d’inverno al mondo!, Orvieto non viene mai menzionata ed erroneamente si indica Perugia come luogo dell’evento. Si allegano copia dell’articolo TCI e programma di UJW22.
Purtroppo non è la prima volta che Orvieto viene “bistrattata” su queste pagine (ad esempio un articolo del 2012 sulla Scarzuola, della Brega: anche questo segnalato a tempo debito, ma senza riscontro alcuno): come l’assordante silenzio durante il biennio giubilare “Orvieto-Bolsena, 2013-’14” conclusosi lo scorso novembre.
Ritengo doveroso e necessario, auspicando anche un intervento ufficiale al riguardo da parte dell’Amministrazione Comunale di Orvieto e delle tante autorevoli ed illustri persone di Cultura (“intossicati” d’Arte e Cultura) che amano Orvieto, che il TCI voglia mostrarsi proattivo per onorare la propria secolare leggendaria autorevolezza in materia di Turismo e Promozione Turistica e proporre, a soddisfazione di questo esecrabile (dal punto di vista mediatico e professionale) abbaglio, quantomeno un bell’articolo promozionale sull’antica città rupestre etrusca e medievale sui prossimi numeri del 2015; a titolo gratuito, quale risarcimento morale per quel che è palese danneggiamento d’immagine di una delle Città d’Arte d’Italia.
Quello turistico è un vero e proprio fronte bellico, dove dalla guerra di posizione, di trincea, si passa in un baleno al “Tora! Tora! Tora!”, al blitzkrieg, al putsch, fino all’assalto all’arma bianca, al corpo a corpo. Tutto fa brodo nella melma della concorrenza turistica. Bando all’etica, chi può s’arrangi. Orvieto, come tante altre realtà che di Turismo devono (e possono benissimo) camparci, non può e non deve permetterlo, consentirlo; anche non abbozzando la più piccola ed apparentemente insignificante delle distrazioni promozionali.
Il Turismo distratto e bislacco che siamo costretti a subire nel nostro Bel Paese, ricchissimo di ataviche risorse culturali ed artistiche, è purtroppo anche determinato infatti dalla nostra stessa distrazione e superficialità culturale.
Il TCI, al quale mi onoro di essere associato da tanti anni, non può essere annoverato tra i promotori “disattenti” che hanno portato l’Italia al punto critico in cui si trova.
Ringraziando della cortese attenzione,
restando a disposizione per qualsiasi eventuale ulteriore chiarimento sia ritenuto utile in merito,
porgo distinti saluti con i migliori voti augurali per le prossime festività.