L’amministrazione comunale di Castel Viscardo ha stipulato una convenzione con una società specializzata che si occuperà della raccolta e smaltimento degli oli esausti di origine vegetale. Per oli esausti si intendono quelli utilizzati per friggere, l’olio di conservazione dei cibi in scatola dal cui riciclo si produce poi il biodiesel.
Ogni anno in Italia si restituiscono all’ambiente più di 5 litri di olio usato a testa. La pratica più comune è quella di gettare l’olio vegetale esausto (ad esempio di frittura) nel lavandino e quindi immesso nel sistema fognario per finire nei depuratori.
Nel depuratore l’olio influenza negativamente i trattamenti biologici e fa aumentare i consumi di energia elettrica necessari alla depurazione. Inoltre, l’olio esausto viene disperso direttamente nel suolo fino a depositarsi con un film sottilissimo attorno alle particele di terra e forma cosi uno strato di sbarramento tra le particelle stesse, l’acqua e le radici capillari delle piante, impedendo l’assunzione delle sostanze nutritive.
Anche negli specchi e corsi d’acqua gli oli galleggiano formando un film tra l’elemento liquido e l’aria impedendo di fatto il corretto scambio gassoso tra i due elementi. L’accordo sottoscritto consentirà di effettuare la raccolta dell’olio esausto prodotto dai cittadini con un metodo sicuro ed economico per la comunità.
Si tratta di una modalità di raccolta cosiddetta di “prossimità”. Sono stati collocati dei contenitori nelle isole ecologiche di Castel Viscardo, Monterubiaglio e Viceno, accanto agli altri contenitori per la raccolta differenziata di carta e multi materiale. Uno più grande sarà posizionato presso il centro di raccolta di Allerona scalo e un ulteriore contenitore verrà aggiunto prossimamente presso la frazione di Pianlungo.
I cittadini dovranno solo raccogliere l’olio in una tanica e conferirlo presso le isole ecologiche negli appositi contenitori.
“Per ogni quintale di olio raccolto – spiega l’assessore Luigia Borri – la società ci ripagherà con prodotti per la nostra scuola. Ecco quindi un esempio concreto di come è possibile trasformare il rifiuto in entrata economica. A breve, inoltre, il servizio verrà esteso anche alla frazione di Pianlungo ad Allerona. Questa è una ulteriore iniziativa tesa alla salvaguardia dell’ambiente e a rendere più vivibile la nostra comunità”.