CASTEL GIORGIO –Il centrodestra torna in Comune dopo 30 anni. L’impresa è riuscita a Andrea Garbini, imprenditore agricolo, 50 anni, già consigliere comunale d’opposizione, candidato sindaco nel 2009. Con la lista “Cambiamo Castel Giorgio” ha ottenuto oltre il 46% delle preferenze (più di Pier Luigi Peparello nel 2009) affermandosi su cinque liste, per un totale di 671 voti. Un risultato che sull’Alfina non si ripeteva dal 1985, allora con Giuseppe Calistri (Dc).
“I cittadini hanno premiato il buon lavoro che abbiamo fatto all’opposizione in questi ultimi cinque anni – è il commento del neo sindaco Garbini – E’ un risultato che ci aspettavano, anche se certamente non in queste proporzioni”.
Ed effettivamente l’affermazione della lista è schiacciante, se si considera che Gabriele Anselmi espressione del Pd a capo della lista “Prima di tutto Castel Giorgio” si è fermato a 350 preferenze.
Dopo Garbini e Anselmi si è piazzato Andrea Corritore di Sel (Con i cittadini per Castel Giorgio) con 282 voti, Meatta seconda lista di centrodestra (Rialzati Castel Giorgio) con 97 voti, fanalino di coda il Movimento 5 Stelle di Stefano Fiocco con 51 voti.
Non c’è dubbio che il Pd abbia pagato non solo le divisioni di coalizione, ma anche quelle interne. A vantaggio del centrodestra, che ha intercettato la voglia di cambiamento del paese dell’Alfina, dove a febbraio il sindaco del Pd fu costretto alle dimissioni.
Tra i primi a congratularsi con Garbini il consigliere regionale Alfredo De Sio (Fratelli d’Italia) che ha espresso grande soddisfazione per il risultato. “E’ stata premiata la coerenza e non i trasformismi” è il suo commento.
Crollo del Movimento 5 Stelle che dal 25% delle ultime politiche alla prova locale racimola uno scorso 3,51%.