ORVIETO – Siccità 2012: ad Orvieto neanche un centesimo, la rabbia degli agricoltori. Sentir parlare di siccità dopo l’inverno che sta terminando e che è stato caratterizzato anche da una drammatica alluvione, potrebbe suonare strano. Eppure, come sanno bene gli agricoltori umbri e segnatamente dell’Orvietano, quella dell’estate 2012 è stata la peggiore siccità da quasi 10 anni. Caldo persistente e prolungata assenza di precipitazioni avrebbero comportato danni per circa 70 milioni di euro – dati Coldiretti – con cali produttivi rilevanti – 30 – 40 % – per mais, girasole, uva e foraggio, ma anche per tabacco – 20% – e olive. Altrettanto la viticoltura nell’Orvietano ha avuto notevoli cali della produzione. Fino al 50% protestano molti viticultori che puntano il dito contro i criteri applicati dalla Regione per distribuire gli indennizzi. Già perché a gennaio il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha riconosciuto lo stato di calamità naturale per la siccità dell’estate 2012, aprendo alle Regioni i cordoni dei contributi previsti dal Fondo di solidarietà nazionale, da destinare al ripristino delle infrastrutture pubbliche, delle strutture aziendali e alla ricostituzione delle scorte eventualmente compromesse o distrutte. Le buone notizie per l’Orvietano (e in realtà anche per il Tuderte) però finiscono qui. Perché né Orvieto né Todi potranno beneficiare di tali indennizzi, non essendo incluse tra i territori danneggiati individuati con decreto del presidente della giunta regionale del 10 gennaio scorso. E’ vero infatti che hanno accesso ai contributi a fondo perduto quelle aziende agricole che hanno subito una perdita di almeno il 30% della produzione. Ma solo quelle che rientrano nell’elenco dei comuni danneggiati. E Orvieto non è tra questi perché, a quanto pare, non sarebbero arrivate denunce sufficienti da parte delle aziende agricole per aprire una posizione. Di qui l’esclusione che sta facendo montare una certa rabbia tra gli agricoltori orvietani.
Dei contributi per la siccità 2012 posso invece beneficiare in provincia di Perugia i Comuni di Assisi, Bettona, Bevagna, Campello sul Clitunno, Cannara, Castel Ritaldi, Castiglione del Lago, Città della Pieve, Collazzone, Corciano, Deruta, Foligno, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Magione, Marsciano, Montefalco, Nocera Umbra, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Perugia, Piegaro, Spello, Spoleto, Torgiano, Trevi, Tuoro sul Trasimeno e Valtopina e in Provincia di Terni i Comuni di Arrone, Ferentillo, Montefranco, Polino, Stroncone e Terni.
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