ORVIETO – La procura di Napoli chiude a tempo di record l’inchiesta sul saccheggio della Girolamini: notificati quattordici avvisi di conclusione delle indagini preliminari. C’è anche il poranese Stefano Ceccantoni. Per lui come per gli altri l’udienza preliminare è già fissata per il 26 marzo davanti alla 38esima sezione dell’ufficio gip di Napoli.
L’ipotesi di reato è associazione per delinquere finalizzata al peculato. Come noto infatti, il trentaseienne bibliofilo orvietano è accusato di avere fatto parte del gruppo di persone che per conto del direttore della biblioteca, Marino Massimo De Caro, saccheggiava gli scaffali per portare fuori centinaia di libri antichi. La sua posizione nell’inchiesta sarebbe strettamente legata ad una chiamata in correità da parte del direttore e amico orvietano De Caro che avrebbe fatto il suo nome nel corso degli interrogatori a cui è stato sottoposto.
Anche per questo i legali di Ceccantoni gli avvocati Alfredo Cursio e Sergio Finetti sembrano interessati a capire le sorti processuali di De Caro il cui rito abbreviato è già in corso per decidere sulla richiesta di eventuali riti alternativi per il loro assistito.
Per De Caro, dietro le sbarre da maggio dello scorso anno, il pm invece ha già chiesto dieci anni di carcere