“Una vera e propria rivoluzione in rosa che riconosce le competenze e i meriti delle donne”, così la Presidentedel Centro per le pari opportunità della Regione Umbria, Daniela Albanesi, ha commentato con soddisfazione la pubblicazione (nella Gazzetta Ufficiale n.23 del 28 gennaio 2013) del Regolamento attuativo della legge “Golfo-Mosca” sulla parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo nelle società non quotate e controllate dalle pubbliche amministrazioni. Il provvedimento, che entrerà in vigore il prossimo 12 febbraio, prevede che almeno un terzo dei componenti dei Consigli di amministrazione e di controllo delle società pubbliche debba essere donne. Le società del settore pubblico dovranno correggere i propri atti costitutivi e statuari per adeguarli alle nuove previsioni di legge. Si tratta – secondo la presidente del CPO – di un importante passo avanti verso il “riequilibrio di genere” nelle posizioni apicali nelle società che fanno capo a tutte le amministrazioni dello Stato, comprese le aziende e gli enti del servizio sanitario nazionale, le agenzie, le università, le scuole e tutti gli enti pubblici non economici nazionali e locali.
La partenza – spiegano dal CPO – sarà comunque graduale. Per iniziare sarà sufficiente attenersi al rapporto minimo di un quinto tra un genere e l’altro, con la previsione di arrivare a un terzo nell’arco di tre mandati. Ai Cda già in funzione è concesso un periodo di proroga fino al primo rinnovo degli organismi direttivi interessati dal provvedimento.
A svolgere il ruolo di sorveglianza sul rispetto del principio delle quote rosa saràla Presidenzadel Consiglio, con l’attenzione specifica del Ministero per le Pari Opportunità.. Viene inoltre potenziato il sistema di denuncia per eventuali trasgressioni, mentre agli organi di controllo è assegnato il potere di dichiarare decaduto il Cda che dopo richiamo formale non ottemperi agli obblighi previsti.