ORVIETO – Post alluvione, le banche non stanno facendo abbastanza. E’ quanto ha denunciato con forza, nel suo intervento al consiglio comunale di lunedì, la Cna per bocca di Fabrizio Trequattrini. “Raccomandiamo di vigilare bene sugli stanziamenti delle banche – ha detto il rappresentante delle imprese artigiane – perché nemmeno con il massimo delle garanzie fatte da Finipresa, Gepafin e Fondazione bancaria sembra che le banche siano disposte a dare un mano. Cosa che ci rattrista ma onestamente non ci stupisce”. Una denuncia forte che si accompagna alle lamentele rivolte da altri verso il Comune per non aver sospeso l’Imu e alle richieste di dare prova di solidarietà con l’esenzione dalla Tares. Quanto alle bollette dell’idrico, il Sii deciderà questa settimana sul da farsi. L’amministrazione comunale, intanto, ha annunciato alcune iniziative che ha già intrapreso.
Il Comune di Orvieto ha infatti intenzione di provvedere alla realizzazione di nuove mappe di esondabilità e rischio, “sulla base dei migliori dati disponibili a scala comunale ed a valle – è detto in una nota – della mancata risposta di Autorità di Bacino del fiume Tevere”. Inoltre, sempre il Comune sta perfezionando un sistema di allarme telefonico individuale per tutti i cittadini da inviare sulla base dei bollettini del Centro funzionale di Protezione civile regionale di Foligno. E ancora: l’assessore all’Ambiente ha annunciato che è allo studio “un modello assicurativo a garanzia delle aziende e cittadini del territorio, in attesa della messa in sicurezza del fiume Paglia in collaborazione con l’Associazione nazionale imprese assicuratici, Politecnico di Milano e Protezione civile nazionale.