ORVIETO – “Sfratto”, senza preavviso, a Carta unica e Orvieto underground. Al grido di “Basta alle lobby chiuse” è partita un’altra crociata dell’Amministrazione comunale. Dopo quella che lo scorso anno ha riguardato la sala del Carmine, ora tocca alla biglietteria della Carta Unica (di cui anche il Comune è socio) gestita da Speleotecnica che promuove a sua volta anche i tour di Orvieto underground. La biglietteria in piazza Duomo, su fulminea decisione della giunta comunale (delibera dell’11 febbraio), dovrà fare quanto prima i bagagli. L’occasione è offerta dalla dichiarata necessità del Comune di Orvieto di avere a disposizione uno spazio di accoglienza e informazione appositamente dedicato al Giubileo eucaristico, ad integrazione della promozione che già svolge l’attiguo Servizio turistico associato dell’Orvietano. A sentire l’assessore al Turismo, Marco Marino è chiaro però che non è tutto qui. “Una biglietteria per la Carta Unica non solo non ha senso, ma è dannosa per gli operatori che non ne beneficiano. E’ di fatto una concorrenza sleale” afferma Marino che chiama in causa addirittura il rischio di un possibile intervento dell’Antitrust. “Pertanto – aggiunge l’assessore – Carta unica deve essere venduta nelle singole biglietterie delle attrazioni che vi aderiscono. Mentre il locale di piazza Duomo sarà una vetrina per tutti gli operatori che ne faranno richiesta, ivi compresa la Carta unica naturalmente. Non stiamo facendo niente di diverso – conclude l’assessore – di quanto già fatto per il Carmine che fino allo scorso anno era usato da un solo soggetto e oggi viene utilizzato invece da sei diverse realtà”. Difficile in ogni caso non pensare che lo “sfratto” sia in qualche modo da collegare più o meno direttamente al progetto che l’assessore culla da tempo di ampliare le offerte della Carta unica in aperto contrasto con il presidente dell’associazione Claudio Bizzarri. I nodi vengono al pettine, dunque, al punto che Marino ammette tra l’altro che se non sarà possibile modificare lo strumento che attualmente include nove attrazioni turistiche della città, è disposto anche creare una nuova Carta unica, la Carta dei beni pubblici di cui si è già ampiamente dato conto. Il presidente della Carta Unica, Claudio Bizzarri, colto di sorpresa e profondamente contrariato, preferisce non commentare almeno per il momento. Bizzarri assicura in ogni caso che porterà avanti ogni iniziativa che si renderà necessaria “per la sopravvivenza di una esperienza che è tra le più significative” nel panorama del turismo orvietano. Sono in corso colloqui ed incontri di chiarimento per arrivare ad una soluzione. O alla rottura definitiva.