ORVIETO – Alluvione, aperta l’inchiesta. Tanto tuonò che piovve, verrebbe da dire viste le circostanze: dopo le tante polemiche, i report, le velate accuse e i chiarimenti, la procura della Repubblica presso il tribunale di Orvieto ha aperto un fascicolo di indagine sulla calamità che la mattina del 12 novembre 2012 si è abbattuta su Orvieto scalo e Allerona. L’indagine sarebbe ancora in una fase iniziale. Con i carabinieri, a cui la procura ha affidato ampio mandato, che stanno raccogliendo e confrontando la documentazione ufficiale al fine di verificare dove e se quella notte – mattina si sia verificato il cortocircuito nel sistema di allerta.
L’attenzione si starebbe concentrando in particolare sul report dell’evento redatto dal Centro funzionale regionale in rapporto alle dichiarazioni ufficiali di Comune e Provincia. Dall’sms che il sindaco non avrebbe mai ricevuto alla ormai famosa mail delle 5 del mattino. Senza tralasciare i protocolli previsti e quelli attivati e le carte del rischio idraulico. Non è escluso, anzi è molto probabile che ci siano altri aspetti da focalizzare nell’indagine, ma al momento è ancora prematuro.
Intanto, in attesa di capire se ci siano state delle responsabilità nell’evento calamitoso che ha procurato milioni di euro di danni nell’Orvietano ad imprese e privati, a livello locale si attende la ripartizione per territori dei fondi stanziati con la legge di stabilità e con l’emergenza dichiarata ormai da più di una settimana.
Qualche certezza ci sarà sicuramente almeno per il 18 febbraio, quando ad Orvieto è convocato un consiglio comunale aperto sull’alluvione a cui parteciperà anche la governatrice dell’Umbria, Catiuscia Marini.