Riceviamo e pubblichiamo.
Il 12 novembre 2012 è stato un giorno apocalittico per l’Orvietano.
Tutti sappiamo che dalle prime ore del mattino si stava verificando un fenomeno che non lasciava presagire nulla di buono. Infatti, dalle ore 06.00 in poi, con la chiusura del ponte dell’Adunata, l’Orvietano ha vissuto l’esperienza drammatica dell’esondazione del fiume Paglia e tutto il danno comportato dalla circostanza.
MENO MALE CHE NON CI SONO STATE VITTIME!
Ma l’economia è segnata, i cittadini vivono nel continuo terrore che due gocce d’acqua possano provocare nuove catastrofi.
Cosa sia successo quel giorno tutti lo sappiamo per grosse linee, ma uno studio approfondito non esiste, o perlomeno non uno studio obiettivo, puro dalle contaminazioni di parte, che spieghi l’evento accaduto.
I danni subiti dai residenti sembrano restare irrisarcibili, visto che si dice che non ci siano i soldi.
Lo stato di emergenza, chiesto dal Sindaco e dalla Presidente Marini sembra sia caduto nel dimenticatoio. Il Consiglio dei Ministri non ha ancora trovato il tempo di dichiarare l’emergenza in Umbria. Nella legge di stabilità è stato previsto un emendamento con la destinazione di soldi in aiuto alle popolazioni colpite da calamità naturali (L. 228, 29/12/2012), ma nulla si sa di più.
Ed allora cosa devono fare i cittadini che sono stanchi di questi atteggiamenti amorfi collettivi? Qui sorge la necessità di formare un nuovo comitato dei privati per poter sollevare le opportune voci nelle varie sedi.
Diamo vita perciò al COMITATO ORVIETO MAI PIÙ FANGO!”che si affianchi all’esistente comitato delle aziende “ Comitato 12 novembre 2012” con lo scopo di:
+ Istituire uno studio da parte di personale tecnico specializzato indipendente che ricostruisca gli eventi accaduti al fine di individuare eventuali negligenze, imperizie, imprudenze.
+ Individuare gli eventuali fattori di responsabilità;
+ Promuovere azioni risarcitorie di tutti i privati che hanno subito danni (la macchina, le abitazioni, i garage e quant’altro).
+ Unirci all’associazione VAL DI PAGLIA BENE COMUNE, per partecipare, chiedere, controllare e proporre tutte le migliori valide soluzioni per la messa in sicurezza dell’area in cui viviamo, punto nevralgico dell’intera Italia.
Vi aspettiamo numerosi all’Assemblea del 1° febbraio per la prima indispensabile raccolta di adesioni, sia all’associazione sia al costituente comitato.
Gruppo promotore del “Comitato Orvieto Mai Più Fango”