ORVIETO – Partenza in sordina per i saldi. Nessuna corsa all’acquisto, come era nelle attese, ma solo un po’ di movimento nel fine settimana della Befana sulla Rupe. E poi, calma piatta. La crisi, insomma, incide anche sui saldi. Lo confermano molti negozianti del centro storico e anche un paio di quelli di Orvieto scalo, tuttora alle prese con i danni dell’alluvione dello scorso 12 novembre. Ad Orvieto scalo, infatti le vendite straordinarie, causa alluvione, vanno avanti già dai primi di dicembre. Grosso afflusso all’inizio, poi tutto è tornato alla normalità. E i prezzi super scontati non hanno certo fatto fare cassetto. Si tratta, in pratica, soltanto di limitare le perdite e svuotare i magazzini, laddove la merce non è andata perduta. Come confermano tanto l’abbigliamento Pedetti di Orvieto scalo, quanto le calzature Maxi Giuli.
Dopo un Natale magro, i commerciati continuano a vedere nero. “L’inizio non è buono. La gente guarda molto, osserva e compra ben poco. L’esordio è tutt’altro che promettente” osserva Sandro Gulino presidente di Confesercenti. In tempi di crisi, gli sconti al 30% tirano poco. Probabilmente, meglio aspettare le occasioni al 50% e oltre. Eppure, anche chi non si lamenta del Natale e delle vendite nel periodo di Umbria jazz winter, come Bimbi’s, negozio di abbigliamento firmato per bambini, denuncia un inizio dei saldi alquanto “moscio” e sotto le aspettative, pure in presenza di sconti dal 30 al 60%. Per Orvieto centro – va detto – il problema è anche un altro.
“Non c’è gente” ci dice una commerciante di un centralissimo negozio di biancheria. Tolta la parentesi di Umbria jazz winter, il centro storico è tornato a “desertificarsi”. Complice, come dicono alcuni, la viabilità (e qui a lamentarsi sono soprattutto i negozianti di piazza della Repubblica del secondo tratto di Corso Cavour) e le tariffe alte dei parcheggi (per la verità anche le tariffe scontate del periodo natalizio non hanno fatto miracoli).
Intanto, l’amministrazione comunale sta per convocare a breve un nuovo incontro partecipativo sul progetto delle associazioni di categoria “Orvieto centro commerciale naturale”, idea emersa dalle riunioni programmate nell’ambito dell’iter del Qsv.