La scorsa settimana abbiamo riportato dell’incontro con il direttore generale dell’ASL, Vincenzo Panella, e il primario di Chirurgia Massimo Buononato.
Nei mesi scorsi abbiamo detto di altri aspetti della sanità orvietana, dal funzionamento generale dell’ospedale fino a entrare nel reparto di Ostetricia e in quelli di Medicina Generale e d’Urgenza.
Per alcuni anni le notizie sulle condizioni dell’ospedale e della sanità nell’Orvietano sono state così frammentate e di terza o quarta mano che ne emergeva un quadro disarmante, per noi che ci occupiamo di informazione quanto per amministratori e sindaci. Ci sono stati anni, prima di Panella, in cui nessuno dell’ASL poteva parlare per specifica volontà della direzione. Sapevamo soltanto delle disfunzioni denunciate dai pazienti, pochissimo o nulla delle funzioni.
A giugno c’è stato anche un Consiglio comunale aperto, più occasione di psicodrammi che di ragionamenti.
Dall’estate, il direttore generale ha capito che soltanto togliendo il velo e curando l’informazione, aperta e onesta, sarebbe stato possibile creare un clima che avrebbe consentito al cittadino di comprendere le difficoltà in cui versa la sanità nazionale e quindi quella locale, ma anche di conoscere le eccellenze e le virtù, che pure ci sono e meritano di essere raccontate.
A dicembre avremo un altro incontro e ci auguriamo che questa abitudine, ormai consolidata e utile per tutti, sia perseguita anche se non dovesse più essere Vincenzo Panella il direttore generale della nuova ASL.
Su Panella abbiamo avuto occasione di esprimere critiche aspre, proprio perché della sua azione si conoscevano soprattutto i rumori di quanti vedevano eliminati alcuni privilegi e quindi evidenziavano soprattutto le negatività, pur sempre comunque un lato della medaglia.
Oggi abbiamo più informazioni e le rigiriamo ai lettori con soddisfazione, perché crediamo che sapranno giudicare.
Noi, per quanto ci riguarda, corriamo il rischio di rimpiangerlo. (D.F.)