Tanti volontari, studenti e non, impegnati a sppalare il fango, a rimuovere gli oggetti irrecuperabili, a sostenere i concittadini affranti dall’acqua che ha sommerso tranquillità e speranze. Rappresentano un simbolo positivo, quello di cui abbiamo bisogno, ciò che non eravamo e avremmo voluto essere è rappresentato da loro. Senza continuare, con il rischio certo di qualche valanga retorica, abbiamo sintetizzato la nostra straordinaria fiducia nella foto che correda queste righe, scattata da Massimo Ubaldini. Invitiamo i lettori anche a leggere la lettera di Fabrizio Cortoni pubblicata nella rubrica Corsivi.
Ci fa davvero pensare che ce la faremo.
Dentro e fuori da “Il Coro” … In una chiesa sconsacrata un’esperienza ultra sensoriale per occhi e palato
Coro. Come quello di una chiesa. Come insieme di sfumature, di voci, di suoni … In questo caso...