La maggioranza di centrodestra è andata sotto sul caso del deposito di carcasse a Pian del Vantaggio. Un ordine del giorno proposto dai gruppi di minoranza è stato approvato con i voti dell’opposizione più quello di Pier Giorgio Pizzo (Udc). Hanno votato contro: Concina, Frizza, Cencioni, Olimpieri, Leoni, Fontanieri. Il documento vincola il capannone di pian del Vantaggio ad una destinazione d’uso compatibile con le zone agricole dell’area, bloccando l’impianto di stoccaggio o lavorazione di carcasse di animali osteggiato dalla popolazione.
Di seguito quanto avvenuto in consiglio comunale (ufficio stampa del Comune di Orvieto):
Il consiglio comunale ha approvato (8 favorevoli: Gialletti, Germani, Belcapo, Moscetti, Bugnini, Stopponi, Mariani, Pizzo; 6 contrari: Concina, Frizza, Cencioni, Olimpieri, Leoni, Fontanieri) l’ordine del giorno proposto dai gruppi di minoranza PD, PSI e PRC relativo ai nuovi insediamenti in località Pian del Vantaggio: stoccaggi o lavorazione di carcasse di animali e miasmi generati dall’impianto Le Crete (è stato invece respinto un emendamento presentato dal Cons. Marco Frizza per modificare il secondo capoverso del dispositivo).
Il documento impegna il Sindaco e la Giunta Comunale: a non autorizzare insediamenti nelle località di Pian del Vantaggio e “La Svolta” di Ciconia in quanto aggraverebbero ulteriormente la situazione ambientale e ad inserire, nella prima variante del PRGS, la variazione dell’attuale destinazione d’uso in attività compatibili con le zone agricole dell’area.
L’ordine del giorno è stato illustrato dal Cons. Giuseppe Germani (PD) il quale ha evidenziato che “recentemente l’amministrazione comunale ha avuto un incontro con i cittadini delle zone di Pian del Vantaggio e La Svolta in Località Ciconia, nel corso del quale gli abitanti hanno chiesto rassicurazioni riguardo la non autorizzazione all’insediamento di un impianto di ‘stoccaggio per carcasse di animali’ in zona Pian del Vantaggio dove insistono delle strutture, in passato adibite a scopo agricolo per essicatoi di tabacco e non più utilizzate da anni. Tutti gli abitanti delle zone interessato si sono espressi nettamente contro l’eventuale impianto di stoccaggio di carcasse di animali, senza se e senza ma”.
“Attualmente tale richiesta giace presso l’ufficio urbanistica del Comune – ha aggiunto – in attesa di approfondimenti in quanto, a detta del Sindaco, non è sufficientemente chiara la destinazione d’uso. Si ricorda che la zona per la quale tale richiesta è formulata è zona già sottoposta a notevole impatto ambientale tenendo conto anche del traffico di automezzi pesanti diretti alla discarica ‘Le Crete’, provenienti da tutta la regione e che transitano nei citati centri abitati. L’eventuale presenza di un nuova impianto aggraverebbe ulteriormente l’inquinamento atmosferico. Vi è poi il disagio creato dai cattivi odori provenienti dalla discarica che da sempre vengono sopportati dai cittadini, e che sono sempre più frequenti, crescenti e insopportabili”.
“Alla luce di ciò – ha concluso – l’insediamento di un altro impianto di dubbia destinazione provocherebbe, oltre l’intollerabilità dell’inquinamento dato dal traffico dei mezzi pesanti, l’ulteriore peggioramento al già notevole disagio ambientale, in una zona che già in passato era stata oggetto di forte discussione per un progetto analogo. La destinazione d’uso non c’è, quindi si tratta di una richiesta di ristrutturazione di locali esistenti all’interno di una grande zona agricola in una zona ad attività artigianale. L’ordine del giorno è perchè l’Amministrazione precisi gli elementi della questione. A questa azienda va comunque garantito un luogo”.
L’assessore all’Urbanistica Leonardo Brugiotti ha dichiarato: “i cittadini sono stati già tranquillizzati. La richiesta di ristrutturazione di capannoni per uso artigianale di locali ove esistevano vecchi essiccatoi è stata presentata, a suo tempo, da Tuscia Ecorecuperi a cui ho chiesto esplicitazioni su quali fossero le attività artigianali. Mi è stato risposto che le destinazioni d’uso non erano ancora state definite. A nostra volta abbiamo replicato che è legittimo ristrutturarli ma esclusivamente a scopo artigianale come previsto dal PRG. In caso di un eventuale acquirente questo non potrebbe prenderli non a scopo artigianale, ovvero la destinazione d’uso è data dal PRG e non dagli acquirenti. In definitiva, non verrà realizzato alcun inceneritore e a tutti gli effetti è una normale pratica di ristrutturazione di capannoni in un’area che è e resta per uso esclusivamente artigianale. I cittadini hanno avuto accesso agli atti e ai documenti del fascicolo della pratica. Tutti sono informati delle destinazioni d’uso della zona”.
Cons. Piergiorgio Pizzo (UdC): “ringrazio l’amministrazione comunale per il lavoro fatto e per la correttezza usata verso i cittadini che sono stati incontrati, facendo tutti i passaggi necessari. Nell’incontro pubblico che si è svolto con i cittadini si è parlato anche dei miasmi della discarica, e speriamo che, con gli interventi fatti dall’amministrazione sul gestore della discarica, anche questo problema venga nuovamente affrontato con i cittadini. Favorevole al documento”.
Cons. Marco Frizza (Gruppo Autonomo): “l’ordine del giorno termina con l’impegno della Giunta e del Sindaco affinché nella prima variante del PRGS, venga inserita la variazione dell’attuale destinazione d’uso in attività compatibili con le zone agricole dell’area, dal momento che al riguardo l’assessore è stato molto chiaro, il documento andrebbe emendato eliminando il secondo punto del dispositivo proposto”.
Cons. Evasio Gialletti (PSI): “l’assessore ha fornito chiarimenti tranquillizzanti, però l’ordine del giorno che abbiamo presentato impegna tutto il Consiglio per la tranquillità di tutti. Non vogliamo penalizzare nulla, l’area sarà confermata come zona artigianale ed insediamenti di rifiuti speciali non si faranno in alcun modo. Non condividiamo l’emendamento che sminuisce l’odg stesso ed è superfluo. Auspico l’unanimità”.
Cons. Stefano Olimpieri (PdL): “concordo con Frizza sulla proposta di emendare la parte finale del documento al fine di votarlo tutti. L’Amministrazione si è mossa nei modi e nei tempi giusti perché c’è un rapporto ormai aperto con i cittadini di quella zona”.
Cons. Maria Cecilia Stopponi (PRC): “il senso del documento è stato spiegato. Ovvero quell’area è da salvaguardare comunque. Se da un lato l’assessore ha dichiarato pubblicamente che zona artigianale è e tale rimarrà, non capisco perché si dice che l’odg non ha alcun valore. Esso vale come parola data da tutto il Consiglio Comunale ed è un impegno che chiaramente implica un confronto con i soggetti interessati. Se siamo tutti d’accordo che un eventuale impianto di stoccaggio di carcasse animali lì non ci sarà, questo va confermato nell’ordine del giorno”.
Cons. Leonardo Mariani (PD): “ricordo che cinque anni fa eravamo a Morrano con il Consiglio di Zona per la una analoga situazione. Visto che dopo cinque anni la storia si è ripetuta è giusto che gli impegni che sottoscriviamo siano affermati ufficialmente in documento. Questa impostazione serve per fissare quello che era un impegno verbale della passata amministrazione e confermato oggi dall’attuale. Nulla di male nel voler sottoscrivere insieme un impegno preso, anche perché con le nuove forme di semplificazione dei piani attuativi rispetto alle precedenti norme, noi consiglierei abbiamo ancora minor peso. Il secondo punto lascia al Sindaco e alla Giunta la possibilità di limitare ulteriormente la destinazione d’uso a quei prodotti che sono compatibili con le zone agricole. L’emendamento quindi non è accoglibile”.