ORVIETO – Il Sii abboni il superconsumo di acqua. Il sindaco di Orvieto, Toni Concina fa appello al gestore del servizio idrico perché l’acqua consumata dagli alluvionati per la rimozione del fango non finisca in bolletta. “A fronte del grande impegno mostrato da Sii nella gestione dell’emergenza ad Orvieto – afferma il sindaco – desidero ringraziare sentitamente per l’impegno profuso e per i risultati ottenuti. Vorrei però segnalare la necessità di un ulteriore intervento in favore di cittadini ed aziende i quali, in seguito al fenomeno alluvionale si sono trovati l’abitazione o l’azienda ricoperti di fango ed hanno necessariamente dovuto far ricorso alla rete idrica per la pulizia degli ambienti. Come amministrazione comunale quindi, auspichiamo fortemente che i consumi importanti di questi giorni non vadano ad incidere in alcun modo sulle bollette dei cittadini e delle aziende”.
La faccenda è controversa perché da un lato il sindaco afferma di aver concordato la richiesta (avanzata anche da Confesercenti) con l’Ati4, dall’altro il Servizio idrico integrato ha chiaramente detto, non più tardi di ieri, che, pur disponibile a valutare singoli casi di particolare difficoltà, non sta studiando agevolazioni specifiche in tal senso.
Passata la fase strettamente emergenziale, l’amministrazione comunale ha anche formalizzato ufficialmente sempre in questi giorni la richiesta all’Autorità di bacino di “immediato aggiornamento del piano di assetto idrogeologico e delle conseguenti perimetrazioni delle aree di inondazione e di rischio. Tali cartografie – sottolinea Concina – rappresentano la base necessaria per la predisposizione dei piani di emergenza e per l’ordinaria pianificazione urbanistica”. Come noto, infatti, le carte erano datate e, a dispetto delle alluvioni degli anni ’40 e ’60, non prevedevano che le zone alluvionate potessero andare sott’acqua. Nel contempo, il sindaco (con un appello ripreso da testate nazionali) ha dato il via ad un’operazione mediatica da un lato perché l’alluvione non finisca nel dimenticatoio dal punto di vista degli aiuti, dall’altro perché l’evento disastroso non penalizzi Orvieto come destinazione turistica. “Sono molte le proposte di collaborazione e di intervento che mi stanno arrivando da tante parti – è il commento del sindaco – per tenere desta l’attenzione sul disastro provocato dall’alluvione ad Orvieto scalo e dintorni. In questo momento abbiamo bisogno della massima attenzione di tutti, perché è a tutti evidente la funzione fondamentale che questa zona della città riveste per gli accessi infrastrutturali al resto del territorio orvietano e per i nodi della viabilità nazionale che lo attraversano”. “Orvieto è in ginocchio – dice Concina nell’appello – Ma la voglia di ripartire è grande. Come il coraggio e la speranza di farcela”.